Centinaia i fedeli che domenica 18 agosto hanno seguito la processione dell’Assunta. Una processione particolare, l’ultima guidata da don Luciano come parroco: forse anche per questo c’era tanta gente, venuta apposta per accompagnarlo, per salutarlo, per stargli vicino in un appuntamento devozionale che è così importante per la comunità parrocchiale e che proprio a don Luciano deve la sua valorizzazione. Come ha ricordato infatti Pierluigi Lari, storico pinocchino e decano della Compagnia dell’Assunta, è grazie all’iniziativa di don Luciano se la Compagnia, sorta nel 1782 quando fu consacrata la chiesa dei Santi Martino e Stefano, nel 2002 si è ricostituita a partire dai volontari che ogni anno aiutavano a “mettere in piedi” la processione.

Presieduta dal Vescovo Andrea, la processione è partita dalla piazza della Chiesa e lungo la Tosco Romagnola si è diretta fino al Fontevivo. Ad accompagnarla, oltre alla Banda musicale della Scala, i confratelli e le consorelle di alcune Compagnie intitolate alla Madonna dell’Arcidiocesi di Lucca, che hanno sfilato con le loro insegne e le loro vesti: Tofori, Segromigno, Camigliano, San Colombano, Pieve a Fosciana.

La processione lungo la Tosco Romagnola.
La Compagnia dell’Assunta di Tofori.

Al ritorno sulla piazza della Chiesa, il Vescovo ha parlato ai fedeli sul senso di fare processione con la Madonna e ha impartito la solenne benedizione.
È poi intervenuto Pierluigi Lari che ha ringraziato don Luciano per le tante opere culturali, spirituali e materiali realizzate in questi diciannove anni, ha ricordato con grande commozione alcuni stretti collaboratori della parrocchia che non ci sono più – Pietro Baldini, Giulio Gabbanini, Raffaello Grosso, Virgilio Mori – e in loro ricordo e per dimostrare a don Luciano la gratitudine di San Miniato Basso ha chiesto l’applauso, forte e caloroso, di tutti i presenti.
È stata poi la volta della lotteria, con l’estrazione dei nove numeri vincenti affidata ad altrettanti bambini e coordinata da un simpatico e coinvolgente Massimo Latini.
E per chiudere campane a festa, fontane pirotecniche lanciate dalla facciata della chiesa nuova, lanterne di carta a solcare il cielo.



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