Ascoltiamo, oggi, in questa terza domenica di Pasqua, l’ultimo capitolo del Vangelo di Giovanni (capitolo 21, versetti 1-19). Ci parla dell’incontro con il Signore risorto nel contesto della vita quotidiana. Nel racconto ci vengono presentate tre scene: la pesca miracolosa, il banchetto sulla riva del lago e il dialogo tra Gesù e Pietro.

La pesca miracolosa I discepoli sono tornati a pescare sul lago di Tiberiade, in Galilea. «Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero niente»: siamo di fronte alla fatica e alle difficoltà che tante volte si sperimentano nella vita di tutti i giorni.
«Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù»; il Signore si rivolge ai pescatori con una domanda strana: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». La risposta è un secco «No».
«Allora egli disse loro: “Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete”»: la rete si riempie di una grande quantità di pesci tanto che non riescono più a tirarla a bordo. Il discepolo che Gesù amava (cioè Giovanni) dice a Pietro: «È il Signore!». Pietro si getta a nuoto per raggiungere Gesù mentre gli altri vengono con la barca, trascinando la rete piena di pesci.

Il banchetto sulla riva del lago di Tiberiade «Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane»: Gesù invita a portare anche del pesce appena pescato. Pietro estrae dalla rete centocinquantatré grossi pesci. Il Signore li invita: «Venite a mangiare», poi si avvicinò, «prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce».
Una colazione sul lago che ci rimanda al banchetto che Gesù imbandisce per la folla che lo ha seguito moltiplicando i pani e i pesci. Un pasto che ci rimanda all’ultima cena, quando Gesù dona se stesso nel segno del pane e del vino, e quindi rimanda all’Eucaristia che celebriamo ogni domenica.
«Venite a mangiare»: per riconoscere Gesù vivo insieme a noi abbiamo bisogno di nutrirci della sua Parola e del Pane di vita.

Il dialogo tra Gesù e Pietro Quando ebbero mangiato, Gesù si rivolge direttamente a Pietro e per tre volte gli chiede se lo ama. Il discepolo – che per tre volte, durante la passione, aveva affermato di non conoscere Gesù – ora risponde: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». E Gesù affida a Pietro la cura della sua comunità, della Chiesa.
Queste domande sull’amore, «Mi vuoi bene?», Gesù le rivolge anche a ciascuno di noi. Anche noi come Pietro, a volte, rinneghiamo Gesù, ma il signore ha pazienza con noi, ci chiede la sincerità dell’amore. Alla sera della vita saremo giudicati sull’amore.

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