Continua, anche in questa ottava domenica del Tempo Ordinario, nel Vangelo di Luca (capitolo 6, versetti 39-45) il discorso di Gesù iniziato con le beatitudini. In questa ultima parte l’insegnamento del Maestro è collegato a tre immagini: i due ciechi, la pagliuzza e la trave, l’albero e i suoi frutti.

  1. «Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più grande del suo maestro; ma ognuno che sia ben preparato sarà come il suo maestro». Il discepolo per essere guida di un altro deve avere in sé la luce e la ricchezza di vita che viene da Gesù, l’unico Maestro, altrimenti è destinato a essere causa di rovina non solo per sé ma anche per gli altri. Per guidare gli altri non possiamo confidare sulla nostra bravura ma sulla fedeltà alla parola del Signore.
  2. «Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio?» Seguire Gesù comporta anche la capacità di correggere il fratello che sbaglia. Ma si può incorrere nel pericolo di usare di usare due pesi e due misure: essere esigenti e severi con gli altri e permissivi con noi stessi. Capaci di vedere i piccoli difetti degli altri (la pagliuzza) senza rendersi conto delle nostre colpe (la trave). Solo se mettiamo in discussione noi stessi, solo se siamo capaci di cambiare la nostra vita, possiamo correggere gli altri con amore.
  3. «Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo». L’albero buono che dà frutti buoni è la persona dal cuore buono che compie azioni buone e quindi si riconosce dalla generosità e dall’amore. L’albero cattivo che dà frutti cattivi è l’uomo dal cuore corrotto da cui fluiscono solo azioni cattive e ingiuste.

Tre immagini, quelle che ci propone oggi il Vangelo, che devono farci riflettere sulla nostra vita, sui rapporti che abbiamo con gli altri:
1. So camminare nella luce della fede?
2. Sono capace di giudicare prima me stesso invece di giudicare gli altri?
3. Dal mio cuore escono azioni buone?

La parola di Gesù è rivolta a noi.

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