Fondata ai primi dell’anno Mille dal fiorentino Giovanni Gualberto, l’Abbazia appartiene oggi alla diocesi di Fiesole, in provincia di Firenze.

La Congregazione Vallombrosana  è una comunità benedettina.

In previsione della Cresima, martedì 3 aprile i ragazzi di seconda media sono stati protagonisti di  un pellegrinaggio all’Abbazia  di  Vallombrosa. Li accompagnavano don Luciano e Gianluca Pasquinucci, il loro catechista.
Partiti in pullman la mattina dalla piazza della Chiesa sono rientrati alle otto di sera, dopo una giornata di emozioni, condivisione, gioco e preghiera.

 

Nello stemma della Congregazione si può vedere una mano che stringe una gruccia. La gruccia è un bastone a forma di tau ed è il pastorale degli abati vallombrosani. Secondo la tradizione, la gruccia dello stemma simboleggia Giovanni Gualberto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ad attendere il gruppo all’Abbazia un giovane monaco dal nome impegnativo: fra’ Matteo Igneo, in onore del beato Pietro Igneo (abate e vescovo morto nel 1089, a cui è intitolato l’ospedale di Fucecchio). È stato fra’ Matteo a guidare i ragazzi alla scoperta dei luoghi che scandiscono la vita comunitaria dei monaci: la chiesa, costruita nel Trecento ma oggi visibile nelle forme definitive di impianto barocco; il capitolo, il chiostro, il refettorio, la cucina con il grande camino in pietra serena. Quindi alle 11.00 don Luciano ha celebrato la messa nel coro, dietro l’altare maggiore.

Consumato il pranzo al sacco nell’antirefettorio, i ragazzi hanno poi potuto esplorare l’immenso parco che circonda l’Abbazia, fino alle 17.00 quando sono ritornati in chiesa per recitare, insieme con i monaci, le preghiere del Vespro.

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

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