In questa terza domenica del Tempo Ordinario il Vangelo di Matteo (capitolo 4, versetti 12-23) ci riporta all’inizio della predicazione di Gesù.
Giovanni Battista è appena stato arrestato e Gesù esce allo scoperto. Abbandona famiglia, casa, lavoro, lascia Nazareth per stabilirsi a Cafarnao, un villaggio in riva al lago di Galilea. La sua predicazione può riassumersi in questa frase: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».

Fermiamo anzitutto la nostra attenzione sulla seconda parte della frase: «il regno dei cieli è vicino».
Il progetto che Dio vuole attuare nel mondo per mezzo di Cristo, il sogno di Dio per la felicità dell’uomo, comincia a diventare realtà. L’uomo è chiamato a collaborare a questo progetto d’amore, ma prima deve “convertirsi”. L’uomo deve invertire la rotta: ritornare a Dio. La conversione è l’invito a rivoluzionare la vita: cambiare visione delle cose e di Dio, cambiare mentalità per mettersi in sintonia con Dio.

A questo appello, ci dice il Vangelo di oggi, rispondono i semplici, i poveri, i pescatori del lago intenti al loro lavoro. Gesù passa e invita: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». È Gesù che prende l’iniziativa e chiama gli uomini a diventare suoi discepoli. I pescatori del lago rispondono all’invito di Gesù e lasciano tutto per seguirlo, hanno capito, hanno trovato «il tesoro nascosto».
Il brano del Vangelo termina con una bella sintesi della vita di Gesù: «percorreva tutta la Galilea, annunciando il Vangelo di Dio e guarendo ogni sorta di malattie e infermità del popolo».

Gesù continua a camminare insieme con noi, annuncia la bella notizia di un Dio che ci ama, guarisce il nostro cuore dall’egoismo perché possiamo vivere nell’amore e accogliere il Regno di Dio.

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