In questa diciottesima domenica del Tempo Ordinario il Vangelo di Luca (capitolo 12, versetti 12-21) ci presenta un preciso insegnamento di Gesù sull’uso della ricchezza.

Un uomo della folla chiede al Maestro di pronunciarsi su una questione di eredità: «Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità».
Gesù non si presta a fare il mediatore tra i due fratelli, ma intuisce qual’è il loro problema: il desiderio smodato di possedere sempre di più. Per questo motivo dice: «Fate attenzione e tenetevi lontano da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da quanto possiede».
La cupidigia è la voglia di possedere più degli altri, di avere maggiori privilegi. Gesù invita i suoi ascoltatori a non cedere all’illusione di vedere nell’abbondanza dei beni materiali la fonte di ogni sicurezza, come se la vita dipendesse dalla quantità di ciò che uno possiede. La ricchezza è necessaria per vivere, ma viene condannato l’eccessivo accaparramento dei beni materiali.

A questo punto Gesù racconta una parabola: la storia di un uomo ricco e fortunato perché i suoi terreni hanno dato raccolti abbondanti. Si tratta di un uomo egoista che non tiene minimamente conto degli altri, fa i suoi calcoli, costruisce nuovi magazzini e dice a se stesso: «Anima mia, hai a disposizione molti beni per molti anni, riposati, mangia, bevi e divertiti». Ma Dio gli disse: «Stolto, questa notte ti sarà chiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?».
L’uomo ricco, che ha pensato solo a sé, è chiamato «stolto», cioè senza cervello, non avveduto, poco furbo perché ha dimenticato la miseria degli altri, ha dimenticato Dio e la sua parola, ripiegandosi su se stesso.
Così, conclude il Vangelo, accade a «chi accumula per sé e non si arrischisce presso Dio». La conclusione della parabola ci invita a pensare che c’è un altro modo per arricchire la vita. Infatti “arricchirsi presso Dio” significa vivere una vita buona, sobria, capace di condividere ciò che possediamo con chi è nel bisogno.

Le regole che riguardano l’uso della ricchezza, nel Vangelo, si possono ridurre a due:
1) non accumulare, la ricchezza serve per vivere;
2) quello che possiedi ce l’hai per condividerlo.
Gesù ci insegna che siamo ricchi solo di ciò che doniamo.

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