Da oggi riprendiamo la serie delle domeniche del Tempo Ordinario, interrotta all’inizio della Quaresima. Riprendiamo anche la lettura del Vangelo di Marco (capitolo 3, versetti 20-35) dove l’avevamo lasciata.
Il brano di oggi ci invita a riflettere sulla nostra posizione nei confronti di Gesù: siamo «con lui» o «contro di lui»? Lo seguiamo o pretendiamo che lui segua le nostre idee? Ascoltiamo la sua parola?

Marco ci presenta la posizione dei parenti di Gesù. Sono venuti da Nazareth per riportarlo a casa. Non capiscono la sua attività, il suo donarsi agli altri. Pensano che sia fuori di sé, un pazzo, perché non cerca il proprio interesse, non si comporta come tutti.

C’è, poi, la posizione degli scribi, i sapienti, le guide spirituali del popolo di Israele. Sono venuti da Gerusalemme per esaminare e giudicare questo nuovo Maestro. Gesù «scaccia i demoni», fa del bene alla gente,  non possono negarlo ma, anziché accettare con umiltà la realtà e riconoscere l’opera di Dio, per gelosia, negano l’evidenza: «Costui è posseduto da Beelzebùl (= signore del sudiciume) e scaccia i demoni per mezzo del capo dei demoni». L’accusa è grave. Gesù li chiama e fa loro notare che se Satana scaccia Satana vuol dire che il suo regno è diviso, e quindi non può stare in piedi, è finito. Poi fa un’affermazione decisa e severa: «In verità vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno».
La bestemmia contro lo Spirito Santo è negare la verità che è evidente. Chiudere gli occhi per non voler conoscere la verità. Lo Spirito Santo è l’amore di Dio che dona e perdona, la bestemmia è non voler riconoscere l’amore. L’uomo che pretende di essere nel giusto non accetta il perdono e quindi si esclude volontariamente dalla salvezza.

Infine, il Vangelo ci dice che ci sono coloro seduti attorno a Gesù per ascoltare la sua parola. Il Maestro, volgendo lo sguardo su di loro, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio costui per me è fratello, sorella e madre». Fare la volontà di Dio è il vero criterio per far parte della famiglia di Gesù.

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